Progetto di ricerca dell’ Università di studi della Tuscia: “Le Comunità di Artropodi del suolo dei frammenti forestali residui di Roma presenti nel sistema delle aree protette di RomaNatura”
a cura del Prof. Marzio Zapparoli e del Dott. Francesco Baini.
Le Aree di Studio riguardano le Riserve Naturali dell’Insugherata, della Marcigliana e della Tenuta dei Massimi e il Parco Regionale Urbano del Pineto.
La ricerca, localizzata in aree forestali urbane e periurbane, è finalizzata a misurare il grado di disturbo che l’attività antropica arreca alla struttura del paesaggio e alla conservazione della natura. Nello specifico vengono valutati gli effetti dell’urbanizzazione sulle comunità di “Artropodi del suolo”, individuando le presenze che caratterizzano i differenti ambienti forestali (a titolo di esempio fanno parte degli “artropodi” i “ragni” e i “coleotteri carabidi”). Il fine è analizzare, per valorizzare, il prezioso ruolo che il paesaggio di Roma e gli ambienti forestali residui rivestono nella conservazione della biodiversità. Il paesaggio è un luogo prezioso in cui si può leggere l’interazione tra i molteplici elementi della natura e l’attività umana, mettendo in relazione il peso specifico di quest’ultima sull’equilibrio dell’ambiente. L’impatto antropico può arrecare danni e squilibri che possono impedire la naturale rigenerazione dell’ecosistema, ove nascono, vivono e si riproducono le diverse specie animali e vegetali, nonché l’uomo. Ognuno di tali elementi si inserisce nello spazio e si rapporta in virtù delle proprie necessità fisiologiche e funzioni. Soltanto l’attività umana, quando irrispettosa degli equilibri ambientali, può arrecare danni maggiori, e spesso irreversibili, all’ambiente. Oggigiorno è sempre più necessario misurare l’“impronta ambientale” delle popolazioni che vivono i luoghi, per modificare le azioni direttamente lesive dei fattori necessari a mantenere in vita il nostro ecosistema.