Premessa: Il monitoraggio della biodiversità
RomaNatura è l’Ente regionale istituito con la Legge della Regione Lazio n. 29/97 per la gestione delle 14 aree naturali protette interamente ricadenti nel territorio del Comune di Roma.
La legge istitutiva prevede all’art. 25 che “il personale di sorveglianza e il personale tecnico delle aree naturali protette d’interesse regionale … effettua attività di monitoraggio e controllo sullo stato di qualità degli habitat e delle specie della flora e della fauna di importanza comunitaria …”. La Regione Lazio (D.G.R. del 3 luglio 2007, n. 497) ha attivato la rete regionale per il monitoraggio dello stato di conservazione degli habitat e delle specie della flora e della fauna sulla base della quale sono stati lanciati alcuni progetti “di sistema” cioè estesi per quanto possibile al sistema delle aree naturali protette del Lazio sotto il coordinamento dell’Agenzia Regionale Parchi.
Tra questi progetti “di sistema” si ricordano il progetto di ricerca sui rapaci e sul censimento degli uccelli acquatici svernanti che vedono coinvolto anche personale di Romanatura per le aree protette di competenza (la situazione aggiornata sulla presenza di nibbio bruno, gheppio, poiana, falco, pellegrino ed altri rapaci sarà presto disponibile sul sito).
Recentemente, con la D.G.R. del 16 dicembre 2014, n. 890, la Regione Lazio ha deciso la “Preadozione delle Misure di Conservazione finalizzate alla designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC). Le ZSC insieme alle ZPS (Zone di Protezione Speciale) costituiscono la Rete Natura 2000 che rappresenta il principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità. Si tratta di una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell’Unione, istituita ai sensi della Direttiva 92/43/CEE “Habitat” per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario.
All’interno dei perimetri gestiti da Romanatura abbiamo due siti della Rete Natura 2000:
il SIC “Secche di Tor Paterno” (IT6000010), ubicato a largo del Lido di Castel Fusano all’interno dell’Area marina protetta omonima gestita per conto del Ministero dell’Ambiente e il SIC IT6030053 “Sughereta di Castel di Decima”, situato all’interno della Riserva Naturale di Decima Malafede.
La designazione delle Zone Speciali di Conservazione comporterà per l’Ente una sempre più attenta azione di monitoraggio e reporting alla Regione/Ministero/Commissione europea. Inoltre la mancata approvazione di tutti i piani d’assetto adottati da Romanatura ha comportato, in alcuni casi, il ricorso al giudice amministrativo per l’impugnazione di dinieghi di nulla osta sulla base dell’applicazione delle “norme di salvaguardia”. Ris
ulta pertanto necessario fornire motivazioni dell’eventuale diniego del nulla osta basate su monitoraggi sempre aggiornati, puntuali e precisi.
Il settore tecnico-naturalistico di Romanatura ha pertanto predisposto un “programma di monitoraggio della biodiversità” che abbia, tra le finalità, l’aggiornamento dello stato delle conoscenze dell’Ente sulla conservazione e tutela di habitat e specie come strumento di supporto alle decisioni e corretta gestione del territorio da parte degli uffici tecnici preposti alla gestione del vincolo ambientale.
Non ultimo bisogna precisare che, mentre negli anni passati la Regione Lazio finanziava la ricerca e gli studi naturalistici e ambientali anche con specifici progetti attuati dai Parchi, oggi tali risorse mancano completamente.
Pur con la scarsità di risorse finanziarie Romanatura ha varato il “programma di monitoraggio della biodiversità” (determinazione del Direttore n. 29/2015) che vedrà impegnate (di necessità virtù) esclusivamente risorse interne. Tutto ciò è possibile grazie anche alla professionalità del personale tecnico e dei guardiaparco.
Le attività di monitoraggio previste nel 2015 (habitat o specie) sono le seguenti:
1) Monitoraggio habitat e specie presenti nel SIC IT6030053 “Sughereta di Castel di Decima”: 3170* Stagni temporanei mediterranei, Emys orbicularis (Testuggine d’acqua europea), Testudo hermanni (Testuggine di Hermann), Triturus carnifex (Tritone crestato italiano), Foreste di Quercus suber, Foreste Pannoniche-Balcaniche di cerro e rovere, Percorsi sub steppici di graminacee e piante annue dei Thero –Brachypodietea. Monitorare la presenza di Trifolium latinum Sebast.
2) Monitoraggio habitat e specie della R.N. dell’Insugherata minacciate dalla proliferazione del cinghiale; tale monitoraggio sarà incluso tra le azioni obbligatorie previste dal Piano di gestione del cinghiale nella R.N. dell’Insugherata; monitoraggio della Salamandrina dagli occhiali;
3) prosecuzione progetti di sistema dei Parchi e delle Riserve naturali regionali: Rete Regionale di Monitoraggio dei Rapaci d’interesse comunitario nel Lazio (coordinamento ARP), Uccelli acquatici svernanti (Protocollo IWC).
4) Monitoraggio della flora e fauna delle sorgenti, risorgive, acque astatiche e fontanili.