Tomba cosiddetta “di Nerone”
All’altezza del VI miglio dell’antica via Cassia, sul lato destro, vi era il sepolcro di Publio Vibio Mariano, noto erroneamente sin dal Medioevo come Tomba di Nerone. Il monumento, databile al III sec. d.C., è costituito da un alto basamento in laterizio sormontato da un sarcofago marmoreo con coperchio a doppio spiovente con acroteri. Il lato frontale della cassa è occupato da una tabella iscritta, affiancata dalle figure dei Dioscuri, che riporta la dedica del sepolcro da Vibia Maria Maxima al padre Vibio Mariano, procuratore della Sardegna e prefetto della Terza Legione gallica originario di Julia Dertona (attuale Tortona), ed alla madre Regina Maxima. Sui lati minori sono realizzati a rilievo dei grifi alati al galoppo, mentre il lato posteriore, che oggi prospetta sull’attuale via Cassia, non è ornato. Il coperchio presenta una ricca decorazione a rilievo: Marte in armi, l’aquila che trattiene tra gli artigli il serpente, le Vittorie alate.
Alessandra Reggi (tratto da Atlante dei Beni Culturali delle Aree Naturali Protette di RomaNatura)